C’è stato un periodo in cui facevo anche schede di lettura: su esplicita richiesta o, più spesso, spontaneamente. Inizierò a riproporle su «Le didascalie», apportando giusto minimi ritocchi, ma in generale aggiornando le informazioni finali riguardanti l’autore o l’autrice del testo in esame, arricchitesi negli anni a seguito di nuove pubblicazioni e traduzioni e, talora, nuovi premi. Si parte da Fifteen Dogs del canadese André Alexis, del 2015, pluripremiato e pubblicato in Italia da Einaudi nel 2017 con il titolo Quindici cani. Un apologo.
LETTORE
Nazzareno Mataldi, 15 marzo 2016
AUTORE DEL LIBRO
André Alexis
TITOLO ORIGINALE
Fifteen Dogs
SPIEGAZIONE DEL TITOLO
Quindici sono i cani che si trovano nel canile di Toronto nei cui pressi gli dèi Apollo e Mercurio, scesi sulla terra ai nostri giorni, fanno una scommessa, dopo essersi ubriacati in un bar: vedere se, dotandoli della stessa intelligenza degli uomini, dei cani riescano a vivere – e soprattutto a morire – più felicemente degli esseri umani. I quindici cani non saranno però protagonisti tutti allo stesso modo: alcuni moriranno subito; altri via via a seguire, svolgendo un ruolo di meri comprimari; quattro – Atticus, Benjy, Majnoun e Prince – si può dire che siano i veri protagonisti, i cani cui l’autore trasferisce tutte le complessità caratteriali e psicologiche di un essere con l’intelligenza umana.
SUGGERIMENTI PER IL TITOLO IN ITALIANO
Quindici cani, una traduzione letterale del titolo inglese, potrebbe andare.
EDITORE
Canada, Coach House Books. UK, Serpent’s Tail. Francia, Denoël, titolo Nom d’un chien.
NUMERO DI PAGINE
162
ANNO DI PUBBLICAZIONE
2015
GENERE
Romanzo. Per il numero ridotto di pagine, in realtà quasi una novella, dal sapore di una favola filosofica moderna.
PUBBLICO DI DESTINAZIONE
Adulti. Al limite, anche Young-Adults. In particolare, amanti di mitologia, filosofia, psicologia e realismo magico.
PROBLEMI DI TRADUZIONE
Forse qualche difficoltà nel rendere le quindici poesie inventate dal cane Prince, che, come spiega l’autore nel finale, si ispirano al genere inventato da François Caradec per l’OULIPO, tali perciò che ognuna di esse cela al suo interno il nome di uno dei quindici cani.
GIUDIZIO, IN SINTESI
Più che positivo. Al di là del prestigio per i premi vinti (lo Scotiabank Giller Prize e il Rogers Writers’ Trust Fiction Prize del 2015) o di cui è stato finalista (Toronto Book Awards 2015, OCM Bocas Prize for Caribbean Literature 2016) e l’ottima ricezione critica e anche da parte dei lettori, è una favola moderna davvero ben scritta.
SPUNTI DI COPERTINA
QUANDO È AMBIENTATA LA STORIA?
L’anno d’inizio non è specificato, ma è comunque ai nostri giorni.
DOVE È AMBIENTATA LA STORIA?
Toronto: dapprima un canile, poi un parco, il lago e un po’ tutta la città.
SUGGERIMENTI PER LA COPERTINA
Senz’altro dei cani, ma non in foto.
RIASSUNTO SINTETICO
Una sera, ai nostri giorni, gli dèi greci Apollo e Mercurio – in sembianze umane – si ritrovano in un bar di Toronto. Ubriachi, cominciano a discutere sulla natura dell’umanità. Apollo sostiene che gli uomini di per sé non abbiano alcun merito speciale, pur ritenendosi superiori a tutte le altre creature. Mercurio non è d’accordo: porta come esempio «il modo umano di creare e usare simboli», ovvero le lingue, e si domanda che cosa succederebbe a degli animali se avessero l’intelligenza umana. Per Apollo sarebbero animali non meno infelici degli uomini; scommette anzi con il fratello (il prezzo da pagare per chi perde: un anno di servitù a favore dell’altro) che l’intelligenza umana non è un dono ma spesso un flagello, che rende la vita ancora più infelice.
I due dèi decidono di provare questa loro scommessa sui quindici cani di un vicino canile: saranno dotati di intelligenza umana, ma conservando memoria della loro origine canina; il punto dirimente della scommessa sarà accertare se qualcuno di essi avrà una morte felice.
Come primo atto dell’avvenuta trasformazione, i quindici cani scoprono di poter comunicare con un nuovo linguaggio, tale e quale alle lingue umane. Qualcuno accetterà la nuova realtà, abbracciando una mentalità più umana che canina; altri vorranno preservare quanto più la loro natura canina.
Quel che ne segue è, si potrebbe dire, un riassunto accelerato dell’evoluzione umana, con i cani nelle vesti di esseri intelligenti come gli uomini: la scoperta del linguaggio, dunque, ma anche della poesia, dei sogni, della filosofia, dell’amore, dell’odio, della guerra, del divino, persino della capacità di comunicare e interagire in modo speciale con alcune persone imparando e usando la loro stessa lingua.
Il risultato, in ultima analisi, sarà che l’intelligenza è capace di esaltare tanto il bene quanto il male di cui i cani – e per traslato gli uomini – sono capaci. Ci saranno di conseguenza cani deliziosi e cani odiosi; cani qualunque e cani complessi; vite brevi e vissute ± male e vite lunghe e vissute ± bene; morti infelici e – una sola, nei fatti – morti felici.
Con gli dèi che non dovrebbero interferire più di tanto, ma, chi in un modo e chi in un altro, spesso lo fanno. Viceversa, non sarebbe una favola, non sarebbe un romanzo.
L’AUTORE
André Alexis, nato a Trinidad e Tobago nel 1957 e cresciuto in Canada. Il romanzo d’esordio, Childhood, del 1998 (pubblicato in Italia da Pironti nel 2002, con il titolo Infanzia), ha vinto il Books in Canada First Novel Award, il Trillium Book Award ed è stato finalista dello Scotiabank Giller Prize e del Writers’ Trust Fiction Prize. Fifteen Dogs, del 2015 (e pubblicato in Italia da Einaudi nel 2017, con il titolo Quindici cani. Un apologo), ha vinto lo Scotiabank Giller Prize e il Rogers Writers’ Trust Fiction Prize, oltre a essere finalista al Toronto Book Award e essersi aggiudicato il concorso Canada Reads del 2017. Fifteen Dogs fa parte del cosiddetto Quincunx Cycle, una serie di cinque volumi su temi filosofici: gli altri romanzi del ciclo sono Pastoral (2014), The Hidden Keys (2016), Days by Moonlight (2019) e Ring (2021). Altri libri: Despair and Other Stories of Ottawa and Lambton (1994), Lambton Kent (1999, testo teatrale), Asylum (2008), Beauty and Sadness (2010), Ingrid & the Wolf (2005. Pubblicato in Italia da Petrini nel 2008 con il titolo Ingrid e il lupo), The Night Piece: Collected Short Fiction (2020), Ring (2021), Winter, or A Town Near Palgrave (2022). Alexis è stato paragonato al romanziere statunitense contemporaneo Percival Everett, e uno studioso lo ha anzi definito «il Percival Everett canadese».