Il mio primissimo tentativo di una “scheda di lettura”, ventiquattro anni fa, nell’ambito del corso Tradurre le letteratura del 1999-2000 a Misano Adriatico (destinatario il docente di editing Daniele Brolli, che aveva grosso modo apprezzato), su un libro che sicuramente non era il massimo ma aveva avuto il merito di farmi scompisciare dalle risate. In realtà, più che di una scheda di lettura vera e propria si trattò di un semplice riassunto della trama, senza esprimere un preciso giudizio sul romanzo in sé. Anche la scelta del libro su cui scrivere fu piuttosto causale: frutto di una visita a Roma e alla locale Feltrinelli International, era uno dei pochi volumi in originale e non ancora pubblicati in Italia che in quel momento avessi a portata di mano. I tempi degli acquisti compulsivi – ma comunque meditati e mirati – tramite Amazon e Abebooks erano ancora di là da venire.
Scheda di lettura di: Nazzareno Mataldi
Data: aprile 2000
Autrice: Mavis Cheek
Titolo: Janice Gentle Gets Sexy
Editore: Hamish Hamilton, 1993; Faber & Faber, 1999
Pagine: 324
Genere: romanzo
Trama
A vederla non si direbbe – grassa quasi come un lottatore di sumo; vestita sempre di beige; aspetto di persona insignificante e imbranata, persino rivoltante quando in metropolitana mangia i suoi panini al prosciutto – ma Janice Gentle è un’affermata autrice londinese di romanzi delicati, improntati all’ideale dell’amor cortese medievale: suoi modelli sono Chaucer, Langland e soprattutto Christine de Pisan.
Janice vive in una clausura quasi monacale; esce solo per fare la spesa nel negozio all’angolo e, al momento di iniziare un nuovo romanzo, quando si avventura nella metropolitana alla ricerca dei volti dei suoi personaggi. Di tutto il resto – contatti con l’esterno e questioni finanziarie – si occupa Sylvia Perth, la sua agente letteraria e scopritrice, più che mai interessata a tenere Janice in pugno.
La verità è che Sylvia vive un’esistenza dissoluta e dissipatrice alle spalle di Janice, che dei suoi ricchi guadagni vede solo le briciole, quel poco che le basta per la sua vita di reclusa. Si capisce dunque l’interesse di Sylvia perché la riluttante Janice torni a scrivere quello che ogni volta dovrebbe essere l’ultimo romanzo, capace di farle guadagnare abbastanza per ritrovare l’amore della sua vita: l’irlandese Dermot Poll, incontrato vent’anni prima e subito sparito.
Ma su Janice si è appuntato l’interesse anche di una casa editrice americana, la Pfeiffer, che vuole strapparla alle grinfie di Sylvia e, soprattutto, convincerla a scrivere romanzi con scene esplicite di sesso. A tal fine viene inviata a Londra Rohanne Bulbecker: giovane, bella, ambiziosa, decisa.
Per Sylvia è la fine, letteralmente. Allarmata dalla visita di Rohanne – e da una contemporanea telefonata di Janice, che per la prima volta mostra un segnale di ribellione per la scelta del titolo del suo nuovo libro – si precipita a casa di Janice, dove ha un attacco cardiaco e muore nell’ascensore. Janice copre il cadavere con dei tovagliolini da tè, poi si rintana nel suo appartamento, consolandosi con il cibo e ignara della situazione di miseria in cui Sylvia l’ha lasciata.
Entrano in scena le due amanti di Sylvia: Gretchen O’Dowd, che ne ha in custodia la villa di campagna e ne vorrebbe organizzare il funerale, ed Erika von Hyatt, giovane senzatetto che Sylvia ha strappato alla vita di strada e accolto nel suo lussuoso appartamento londinese, dove per giorni vivrà di latte e whisky, ignara della morte di Sylvia. Qui si celebra una commedia degli equivoci (in realtà, un po’ tutto il romanzo lo è): all’arrivo di Gretchen e Rohanne, Erika riesce a farsi passare per Janice e firma il contratto per l’editore Pfeiffer, credendo che si tratti di prestare l’utero in affitto. Poco dopo ecco però giungere la vera Janice, tra l’incredulità e lo scompiglio generale.
Alla fine, chiarite tutte le situazioni, si raggiunge una intesa: Janice scriverà il romanzo e includerà le scene di sesso richieste, ma lo consegnerà solo quando le avranno ritrovato il suo Dermot Poll – compito di cui si occuperanno Gretchen ed Erika, che nel frattempo hanno fatto coppia.
Janice lavora così alla sua ultima opera e, avuta notizia del ritrovamento di Dermot, in Irlanda, la spedisce all’editore Pfeiffer e a Rohanne, dopodiché parte per l’Irlanda. Il romanzo, intessuto sul racconto della vita di strada di Erika, e dove Janice dà il meglio di sé, fa però andare su tutte le furie Pfeiffer, che di certo non si aspettava scene di sesso saffico. Tutti i protagonisti si concentrano quindi in Irlanda, dove Janice ritrova il suo Dermot – che, impazzito, si butterà in mare – per poi, incredibile a dirsi, conquistare l’editore Pfeiffer…
Ma questa è solo una parte del romanzo. A fianco delle vicende di Janice si svolgono quelle delle persone che, in metropolitana, all’inizio lei ha scelto come i protagonisti del libro che alla morte di Sylvia non scriverà più. Vengono fuori una serie di ritratti finemente costruiti, dove si evidenzia l’attenta capacità di osservazione e lo spiccato umorismo dell’autrice.
L’autrice
Mavis Cheek (1948-2023) è stata una prolifica scrittrice inglese di successo. Nata e cresciuta a Wimbledon, lavorò per dodici anni presso la casa editrice d’arte contemporanea Editions Alecto, prima di iscriversi all’Hillcroft College for Women, laureandosi in lettere. È stata autrice di quindici romanzi dalla forte impronta comica, nei quali ha rivolto l’attenzione sulla natura dei matrimoni e dei rapporti sentimentali nell’ambito del ceto medio, distinguendosi come uno dei più acuti osservatori della sua generazione. Il suo primo romanzo, Pause Between Acts (1988), è stato premiato con lo SHE/John Menzies First Novel Prize. In seguito ha scritto: Parlour Games (1989), Dog Days (1990), Janice Gentle Gets Sexy (1993), Aunt Margaret’s Lover (1994), Sleeping Beauties (1996), Getting Back Brahms (1997), Three Men on a Plane (1998), Mrs. Fytton’s Country Life (2000), The Sex Life of my Aunt (2002. Pubblicato in italiano nel 2003 da Salani, e nel 2008 nei tascabili Tea, con il titolo La vita segreta di mia zia, per la traduzione di Lidia Perria), Patrick Parker’s Progress (2004), Yesterday’s Houses (2006), Amenable Women (2008), Truth to Tell (2011), The Lovers of Pound Hill (2011).